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L'eccessiva pressione fiscale  inibisce la crescita




ROMA - "Si è pagato il prezzo di un innalzamento della pressione fiscale a livelli oramai non compatibili con una crescita economica" per risanare i conti. Così sentenzia il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco. Nelle considerazioni finali dell'Assemblea annuale di Bankitalia, il governatore esprime tutta la propria preoccupazione per una pressione fiscale che ha superato da tempo i livelli di guardia, sopratutto in relazione alla crescita economica del Paese. Auspicando che tale innalzamento sia temporaneo, Visco sottolinea come sia di primaria importanza adesso dare il via ad una seconda fase di rigore fiscale: la riduzione della spesa, che aiuterebbe a ridurre progressivamente la pressione sulle famiglie (... a patto che sia frutto di valutazioni oculate!). Questo cambio di rotta, unito alla lotta all'evasione fiscale, potrebbe portare ad un nuovo equilibrio nell'economia italiana che sbloccherebbe il mercato dei piccoli imprenditori e delle famiglie. Tutto questo garantirebbe una nuova fase di crescita economica. Il governatore ha anche ricordato che "la politica deve assicurare la prospettiva di un rinnovamento profondo che coltivi la speranza e vada incontro alle aspirazioni delle generazioni più giovani" sottolineando che "la società italiana non può non confrontarsi con un mondo cambiato che non concede rendite di posizione". Un invito, questo, al Parlamento ed al Governo a muoversi verso un reale ripensamento delle politiche del lavoro che vadano nella direzione dei giovani e permettano di mutare la precarietà in flessibilità... vera e concreta flessibilità!!!


Grasso: un premio a Berlusconi e al suo Governo per lotta mafia: e poi arriva la marmotta...




ROMA - "Darei un premio speciale a Berlusconi e al suo Governo per la lotta alla mafia". Queste sono state le parole del procuratore generale antimafia Piero Grasso mentre interveniva alla trasmissione di Radio 24, La Zanzara.
Poi è uscita la marmotta che ha confezionato la cioccolata...
Chiedo scusa per l'ironia, mi rendo conto che non c'è nulla da scherzare, ma solo credendo che sia una candid camera o qualcosa di simile si possono prendere per buone le parole del più alto esponente dell'antimafia in Italia.
Invece la verità è che è bastato che Berlusconi si defilasse dalla vita politica per dimenticare cosa sia riuscito a fare negli ultimi Trent'anni. Un episodio su tutti: l'elevazione di Mangano, uno che la mafia la conosce bene, ad eroe per non si sa quale merito.
Per quanto riguarda le leggi a cui fa riferimento Grasso, in esse vi sono grosse lacune e contraddizioni; la confisca dei beni non è giunta grazie ai decreti dell'ultimo governo, visto che per rendere la confisca esecutiva servono fino a dieci anni e, solo per concludere le indagini passano 24 mesi. La capacità di confisca è straordinaria solo se si fa riferimento al lavoro della magistratura che, da Gratteri a Reggio Calabria ad Ingroia a Palermo, ha dovuto portare avanti indagini con n numero sempre minore di personale e fondi. Siamo a pochi giorni da una delle date più importanti della storia della lotta alla mafia, il 23 maggio; giorno in cui Giovanni Falcone veniva ucciso assieme alla moglie e la scorta dalla mafia. Sopratutto in questi giorni tali parole risultano un'offesa troppo grande da sopportare per noi che la mafia la odiamo davvero, senza se e senza ma.

 

 

L'Italia contro Equitalia?


ROMA - Equitalia fa sapere, attraverso un comunicato che "è inaccettabile continuare a scaricare irresponsabilmente la colpa" di ciò che sta accadendo sull'organo preposto dallo Stato a recuperare i crediti che esso vanta nei confronti dei contribuenti. Nel comunicato si legge inoltre che " c'è troppa superficialità nell'associare il termine suicidio ad Equitalia. Il sensazionalismo alimenta la violenza."
Negli ultimi mesi l'esasperazione delle persone messe alle corde da cartelle esattoriali gonfiate all'inverosimile (con tassi degni dei migliori strozzini) ha portato a reazioni esagerate contro Equitalia, dai pacchi bomba all'aggressione fisica subita da due ispettori nel milanese.
La violenza è sempre da condannare, ma non penso sia sbagliato chiedere trasparenza e equità nella gestione dei tributi. Anche perchè qualcuno dovrà spiegare alla famiglia di Giuseppe Rennola (imprenditore di Molfetta suicidatosi ieri 10 maggio impiccandosi ad un albero) perchè esiste un organo che tutela lo Stato nei confronti dei contribuenti e non uno che possa esigere che gli Enti Pubblici (ergo Statali) rispettino i pagamenti!?
Eppure, sovrano, in questo Stato dovrebbe essere il popolo (articolo 1 della Costituzione)!!!
La colpa dei suicidi non sarà solo di Equitalia, ma tra i motivi che spingono le persone a compiere questa violenza contro se stessi vi sono anche i modi in cui l'Agenzia delle Entrate ed Equitalia gestiscono il "racket" delle cartelle esattoriali.


Piano Azione-Coesione del governo: ha inizio la fase 2


ROMA - Il Governo ha dato ufficailmente il via alla seconda fase del piano anti-povertà, volto al riutilizzo dei fondi sottoutilizzati o mal gestiti dalle amministrazioni statali verso aree di intervento di grande interesse sociale. In questa fase verranno redistribuiti fondi per un valore complessivo di 2,3 miliardi di Euro; di questi una significativa parte sarà investita nella cura dell'infanzia e degli anziani non autosufficienti (730 milioni in totale) e nella promozione e sviluppo di imprese e ricerca (740,7 milioni). Inoltre, il piano ha anche una precisa collocazione geografica: tali interventi interesseranno le regioni del Sud, dove vi è la necessità di agire in fretta e con decisione.
Sperando che non sia la consueta pioggia di soldi pubblici non controllati e che vanno a finire nelle solite mani avide di politici (nella maggior parte dei casi) "distratti", attendiamo i primi risultati di queste politiche di rilancio sociale ed economico.

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