lunedì 26 ottobre 2015

Impressioni di una passione

Sei andata via. Ti sei alzata da questo letto, mi hai congedato con un fugace bacio e, prese le tue cose, ti sei voltata verso il buio del fondo di questa mia stanza così bella stanotte. Ti sei rivestita con dolcezza e, senza voltarti, sei svanita inghiottita dalla luce del corridoio che ti ha scortata via da me.
Ed adesso questo letto è tornato ad essere troppo grande, provo di nuovo quella sensazione di vuoto che mi ha pervaso per lunghe ed interminabili notti, con l’aggravante questa volta. L’aggravante del desiderio di te, della tua pelle bramata, sfiorata e poi graffiata.
Ora però insieme a me rimane il tuo profumo, quel sapore di fresca rosa che mi hai lasciato addosso e tra le lenzuola. Posso sentire il calore dei tuoi capelli sulle mie labbra mentre provano a proteggere il tuo collo dal mio agguato, e i tuoi seni le cui forme sembrano scolpite da Dio in persona che ha scelto te per manifestare la propria perfezione. Le linee sinuose della tua schiena indicano la via alla mia mano che, quasi come per magia, diventa piuma leggiadra che gode di ogni singolo centimetro della tua pelle. Ogni tuo movimento in questa notte mi trasmette il piacere che provi, ogni mio respiro è un caldo soffio su di te. Annuso ancora le lenzuola, ho paura ad allontanarmi da questo letto: “e se non tornassi più? Se non potrò più sentire il tuo profumo? Se la tua pelle non tornerà a provocare i miei sensi? Se questo odor di rosa, svanendo, portasse via con sé ogni ricordo di questa folle e stupenda notte?”
Voglio diventare questo profumo, voglio essere la tua pelle, voglio vivere tra i tuoi capelli, voglio... voglio...

E mentre questi pensieri diventano grovigli inestricabili di domande... la porta si apre...  la luce, impietosita dalla confusione della mia mente, mi riconsegna lei, la mia ispirazione, il suo profumo, la sua pelle... mi si stende al fianco e mi sussurra... “Mi sei mancato!”... mi abbraccia. “Ti ho sognata” rispondo...